domenica 13 luglio 2014

Sensazioni e presentimenti

Il primo luglio, appena sveglia, mi attanagliava quella solita ansia di tutti i giorni da quando stavi male. Per me era diventato di normale amministrazione anche se l'ultima settimana avevo intravisto dei peggioramenti che tendevo a nascondere per paura di perderti e continuavo a rassicurarmi dicendo che tutto sarebbe andato bene. Purtroppo pero' con l'avvicinarsi della sera l'ansia andava aumentando. E tra me e me dicevo: "non fare scherzi, non ci provare!" Come se io sentissi quello che stava accadendo. Per me ogni sera era diventata un'abitudine venirti a trovare e stare un po con te, perche' mi mancavi tantissimo. Il solo non vederti per una sola sera mi faceva morire. Quella sera mi arriva una telefonata: "ciccia scendi che andiamo da mio fratello!" Ho pensato "va beh dai, tutto ok! La voce e' normale!" Scendo giu', salgo in macchina e, appena provo a girarmi, mi accorgo delle sue lacrime. E, mentre il mondo mi crollava addosso, chiedo: "amore che succede?" E mi sento rispondere: "mio fratello sta per andarsene!" Non avrei mai voluto sentire quelle parole, pero' la speranza che magari si stavano sbagliando era ancora viva in me. Il dubbio inizio' a sorgere quando, davanti casa tua, vidi l'ambulanza. Mi vennero i brividi e una paura allucinante. Non stava succedendo veramente! Non era possibile! Tu eri forte e stavi lottando, o ti eri arreso? Appena arrivo da te mi rendo conto che anche se respiravi ancora, con l'aiuto dell'ossigeno, tu non eri gia' piu' li'. Rantolavi, ormai eri in coma e ti avevano diagnosticato la morte cerebrale. Per me fu un durissimo colpo quando il medico disse che i tuoi polmoni e i tuoi reni non funzionavano piu'. Ok, eri stanco e ti eri arreso! Sono rimasta con te quella notte e le notti a venire fino al 4 luglio, giorno del tuo funerale. Il 2 luglio mi sono seduta accanto a te e, accarezzandoti la spalla come ero solita fare, ti dissi: "molla tesoro mio, lasciati andare, ormai non si puo' fare piu' niente! Vedrai che dopo non avrai piu' dolori, starai bene!" Certo saresti stato bene, lo so. Con la testa ti dicevo di mollare perche' vederti soffrire mi stava facendo morire, col cuore ti dicevo di restare perche' perderti mi faceva impazzire. Ero in completo conflitto con la ragione ed il mio affetto. Alle due del pomeriggio hai deciso che avevi davvero sofferto abbastanza e sei andato via. Ancora oggi che son passati 11 giorni non mi rendo conto che non ci sei piu'. Il mio cuore e' vuoto e non riesce a battere forte come prima quando aveva te per cui dover lottare e a cui dover infondere forza e coraggio. Adesso non ti vedo piu', non ti sento, ma ti parlo  come se tu fossi ancora qui. Tu sei accanto a noi e ci ascolti ma non e' la stessa cosa. Gioia, questo e' il periodo piu' brutto della mia vita. Io che vivevo per te. Da quando non ci sei piu' la mia vita e' scivolata via con te e io sto andando in depressione. Grazie per aver incrociato il mio cammino fratello. Mi hai dato tantissimo in questi pochi anni in cui ci siamo conosciuti e hai lasciato un bellissimo segno indelebile in me che porta il tuo nome. Non ti dimentichero' mai e aspettero' il giorno in cui ti potro' riabbracciare. Pensavi davvero di liberarti cosi facilmente di me? Hai fatto male i conti gioia, non mi allontano mai al mondo da te che sei la mia vita. Gioia grazie di tutto. Sei stato un cognato unico! Riposa in pace, vola alto e ogni tanto passa a farci una carezza o a darci un bacio. Noi ti sentiremo!

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